Godinne
Godinne : YES !
Dal 1996 le sesshin in Belgio e i campi estivi ABZE sono organizzati nel Collegio San Benedetto presso l'Abbazia di Maredsous. In seguito ai lavori di adeguamento alle norme antincendio, il Collegio ha avviato un calendario di lavori a partire dalla scorsa estate e che si estenderà ancora fino a febbraio 2013. L'estate scorsa avevamo trovato una soluzione di ripiego nel Collegio Notre Dame de Belle Vue a Dinant, ma l'ABZE doveva assolutamente trovare un altro posto per le sesshin di metà trimestre a partire da novembre 2012 e per il campo estivo ABZE 2013. Un Gruppo di ricerca era stato creato a questo scopo, e Marie-Laure Grégoire ne era la responsabile. Le ricerche sono iniziate l'indomani della sesshin di novembre. Speranza, disperazione, determinazione... e finalmente, non lontano da Maredsous, sull'altra sponda della Mosa, ci è stato detto: "Benvenuti!".
Allora, da dove cominciare? Ci dovrà pur essere da qualche parte in Belgio IL luogo che ci potrà accogliere... Ne parlo in giro, le idee vengono fuori: "Guarda, tu non potresti provare Floreffe, Ermeton sur Biert?" e il mio elenco si abbellisce con altri incantevoli nomi valloni. Prendo il telefono e da una telefonata all'altra una seconda pagina prende forma. I contatti sono calorosi, l'esordio facile, basta dire: "Ritiro zen", "dopo 10 anni a Maredsous", e dall'altro capo del filo sento la curiosità stuzzicata, un favorevole apriori.
Sfortunatamente le cose ben presto si complicano:
- "Sì, ma quante persone avete detto?". "Cosa? Fino a 200 in estate?"
- "Cucinare voi da soli? Non è possibile, abbiamo del personale specificamente per questo, sarà difficile trattare".
- "Bene.. abbiamo 30 letti, se vi stringete e mettete dei materassi in tutte le classi e portate delle bacinelle, gli Scout lo fanno...". Ecco, mi dico, guarda, forse va bene.. se non si trova niente.. No, mi riprendo, non ci pensiamo nemmeno!
E quando alla fine ci sono abbastanza camere:
- "Sì, abbiamo questa capienza, ma abbiamo le Guide, gli Scout, i corsi di lingue, le corali e tutti quelli che vengono da noi da anni, durante le vacanze scolastiche".
E il colpo di grazia:
- "No, non è possibile liberare le camere dei nostri studenti durante le vacanze di metà trimestre, pensate ai genitori, non saranno mai d'accordo!".
Ultima possibilità:
- "Ah, va bene, ma potreste forse suggerirmi un altro posto che corrisponda alle nostre esigenze?" (e non ho nemmeno ancora affrontato l'argomento budget...).
- "Beh, avete provato St. Roch a Ferrières, hanno un grande convitto. Buona fortuna!". E comunque ci si lascia di buon umore, con una nuova pista da seguire, l'elenco si allunga.
Mi lascio trascinare dal gioco. Bene, c'è senz'altro UNA soluzione da qualche parte, basta trovarla, ed io persevero. Che bello, primo appuntamento a St. Roch Ferrières nelle Ardenne, per l'aneddotica è la scuola in cui la mia cara vicina panettiera, che fa il pane per le sesshin a Maredsous, ha trascorso la sua infanzia, poiché il padre ne era il direttore! Com'è piccolo il mondo! Preso l'appuntamento, prima visita, si va, si va, la turistica Durbuy si riposa dalle folle estive... Ecco fatto, ci siamo, è immensa e la visita comincia... In breve, va molto bene, c'è una grande potenzialità, MA in estate non è possibile, e quanto alla cucina bisogna ancora dispiegare dei tesori di diplomazia e trattare con il direttore del personale, la risposta non prima di Pasqua, bisognerà andarci cauti... Bene, era una prima visita, non è una completa disfatta, ma non abbiamo ancora vinto.
Ogni tanto una piccola, subdola ansia si insinua nel mio spirito e sussurra: "E se non si trovasse e se non fosse più possibile organizzare sesshin in Belgio?". Chiudo la porta a queste vocine, non è ancora detta l'ultima parola... Ciò non toglie che la cosa cominci a essere urgente.
Da parte della "squadra ricerche" i contatti si moltiplicano. In Fiandra c'è un gruppo con Jan e Joke che rastrella le dune e il piatto territorio; Marie-Laure e Gisou che esplorano Bruxelles... e spero di non dimenticare nessuno. Il Consiglio di Amministrazione che ci incoraggia, grazie ad Anne e ad Ann, pronte a rivedere al rialzo il budget, a Thierry per i suoi buoni consigli e a tutti quanti. Noi siamo uniti e legati da una grande determinazione. Viene inviata una mail anche ai convitti della zona francofona, Gembloux e Chimay rispondono positivamente. Da parte mia, rimane ancora il Collegio di Godinne, al quale ho scritto, e aspetto che la responsabile rientri dal congedo per malattia.
Per le visite successive ritrovo la mia complice, Marie-Laure, che è una "professionista": fogli di Excel, dati incrociati, almeno 20 sistemi per non dimenticarne nessuno, un elenco di 70 possibilità. Un classificatore ad hoc. Da una parte la Vallonia, dall'altra le Fiandre, le mail archiviate... io nascondo i miei scarabocchi colorati di arancione fluo e di punti esclamativi. Ci si diverte molto e si dimentica un po' la nostra inquietudine. Il suo piccolo macinino divora la strada fino a Chimay, Gembloux.. e finalmente ci si ritrova a Godinne! Il contatto era già stato cordiale al telefono, e avevo apprezzato la semplicità con cui Madame Dricot, la nostra interlocutrice, mi aveva risposto in merito alle camere degli studenti:
- "Ah, per le camere a metà trimestre, il direttore ha detto che si troverà certo una soluzione per gli studenti".
E il resto va avanti nello stesso modo, tutto è lì, tutto è semplice, non c'è che da chiedere: 250 camere confortevoli e spaziose, dei locali da tutte le parti, un bel luogo tranquillo, un bosco vicinissimo, dei prati, dei viali, una piccola stazione a cinque minuti a piedi, un ospedale universitario (per ogni evenienza), un medico di fronte, a 10 km un grande magazzino Colruyt che sarà operativo per le nostre sesshin, un custode che vive sul posto...
- "Una piccola stanza per depositare il vostro materiale?" – "Sì, certamente!"... e addirittura senza topi!
Fortunatamente tutto gira per il giusto verso, tutti i pezzi vanno a posto, incredibile! Si dovrà aspettare ancora un po' che le feste passino, che il Consiglio di Amministrazione della scuola si riunisca, e questo avverrà una settimana più tardi del previsto... Non mi trattengo più, chiamo: "Promesso, vi dirò qualcosa dopo la fine del consiglio, martedì". Martedì: niente, nessuna novità. E mercoledì, nel pomeriggio: ci siamo, abbiamo il consenso del Consiglio! Allora si ha voglia di abbracciare tutti, di gridare la propria gioia, nonostante la pioggia su tutto il Paese, di ballare e urlare YESSS a chi vuol sentire. Ah, non vi dico che sensazione, a un tratto lo spazio si dilata, si respira, e la nave può continuare ad andare. Su Internet si fa festa, la notizia si diffonde veloce, a malapena non si sente il computer sospirare di sollievo!
Ma di questa piccola avventura, che cosa mi rimane?
Ho provato il piacere di aiutarci vicendevolmente, ed ho apprezzato la prontezza e l'appoggio di Marie-Laure e degli altri membri del Consiglio dell'AZB. Ricordo la gentilezza delle persone che erano dall'altro capo del filo, la voce, ridente come una primavera, della piccola monaca del convento di Ermeton, l'economo di Burnot che mi ha indirizzato verso Godinne, l'accoglienza così gentile di Chimay e di Gembloux. Avrebbero sicuramente spinto le pareti per poterci ospitare. Certo è nel loro interesse, questi istituti devono far fronte a enormi spese per il riscaldamento e la manutenzione degli edifici. Ma si poteva sentire un reale desiderio di cooperare e, si può dire, un certo interesse o una curiosità nei confronti dello zen. La delusione manifestata da M. Close di St. Roch al ricevimento della mia mail con l'annuncio del nostro accordo con Godinne mi ha toccato il cuore
Durante la sesshin di novembre a Maredsous percorrevo quei luoghi con un occhio diverso e provavo una profonda gratitudine per tutta l'infrastruttura: un grande refettorio, una cucina, il dojo, il paesaggio, anche le camere, che, col susseguirsi delle vane ricerche, ricordavano sempre di più quelle di un palazzo! In breve, che fortuna abbiamo avuto per aver trovato Maredsous. Ciò che si dà per scontato lo si apprezza veramente quando lo si può perdere... Lezione!
E poi, quando visitavo un sito, mi dicevo: "Cosa diranno, cosa penseranno?", "Piacerà loro?", "L'architettura è un po' austera...". Non ci si può impedire di fare sempre dei confronti. Allora, per incoraggiarmi, mi dicevo: "Ogni posto è un buon posto per la pratica".
E desidero fare tanto di cappello a tutti coloro che hanno percorso lo stesso cammino, quale che fosse, per organizzare delle grandi sesshin o delle sesshin regionali, immagino che si siano confrontati con le stesse problematiche e con le stesse difficoltà. Ma senza tutta questa buona volontà, il nostro sangha non si sarebbe sviluppato come ha fatto. Gassho a tutti voi.
Allora benvenuti a Godinne, a partire da novembre 2012, per qualche sesshin e anche per il campo estivo ABZE 2013. Godinne si trova nella valle della Mosa, a 10 km in linea d'aria da Maredsous, sull'altra sponda.
...Ma la copia identica di Maredsous non esiste, bisognerà quanto meno adattarsi e modificare i nostri calendari per il campo estivo, che sarà spostato nella seconda quindicina di luglio 2013. Come si dice: "Ogni giorno è un buon giorno per la pratica".
Allora spero vivamente che potremo essere a Godinne in tanti: dato che il posto c'è, approfittiamone!
A presto. Gassho. Danielle